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C’era una volta il Centro Direzionale

Nel novembre 1966 il Comune di Napoli stipula un accordo con la NATO per il trasferimento di quest’ultima dall’attuale sede di Bagnoli in una nuova area, tutta da costruire, nell’ambito del Centro Direzionale. È la prima volta in molti anni che il Comune si accorge dell’esistenza del Centro Direzionale, anche se disattendendone il progetto originale.

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Caro Direttore,
stamattina è lunedì e, pur essendo già al lavoro, mi sento ancora calmo e rilassato per aver trascorso la domenica lontano dalla nostra frenetica città e quindi mi concedo il lusso di meditare sugli ultimi avvenimenti di quest'anno appena iniziato.
Per prima cosa, con un certo stupore, prendo coscienza di una novità: del nostro amato Sindaco Bassolino si sente parlare molto meno e la sua faccia non esce tutti i giorni su "I1 Mattino" né nel TG3. Che i miei strali stiano cominciando a fare effetto? Ho forse colpito nel segno?
Non lo credo, purtroppo non ho questo potere! Credo piuttosto che gli avvenimenti abbiano ormai preso una piega tale che il nostro personaggio, pur con la sua consumata abilità e furbizia, non sia più in condizione di bluffare. C'è riuscito per quasi quattro anni, che è un tempo mirabolante per un bluff, ma ora non ce la fa più.
Vediamo perché.
Uno dei primi nodi da sciogliere era quello del traffico, che a Napoli continua ad essere asfittico e caotico esattamente come prima di Bassolino. I motivi li conosciamo tutti: le strade del centro sono strette, le automobili troppe, i mezzi pubblici scarsi ed inefficienti, i principali uffici sono sparpagliati nel centro storico, non ci sono parcheggi e tutti i giorni feriali il numero di auto circolanti si raddoppia per effetto dell'afflusso dei pendolari.
Le giunte pre-Bassolino fecero ben poco per risolvere questi problemi. Proviamo a ricordare: circolazione con targhe pari e dispari a giorni alterni, apertura di cantieri per parcheggi sotterranei richiusi dopo anni di inutili disagi, qualche incursione di carri-attrezzi a macchia di leopardo e nulla più, mi sembra. Che cosa ha fatto invece la "miracolosa" giunta di sant'Antonio da Afragola? Blocco della circolazione dalle 9 alle 12 dei giorni di maggiore inquinamento, acquisto di un certo numero di autobus che non si sono ancora visti, istituzione della rotatoria via De Gasperi - via Marittima con conseguente ingorgo permanente in piazza Municipio, pedonalizzazione di via Caracciolo la domenica mattina nella bella stagione. Dimentico qualcosa. La chiusura di piazza Plebiscito fu voluta dal Governo centrale per il G7; la pedonalizzazione di Chiaia c'era anche prima e, adesso come allora, sarebbe sufficiente (anche se non facile) farla rispettare.
Un po' pochino per un Sindaco ed una giunta di questo calibro!
Eppure qualcosa di più si poteva fare. Una soluzione almeno parziale ai problemi indicati si troverebbe ad esempio facendo decollare il Centro Direzionale. Si tratta di una struttura nuova ed estremamente moderna, utilizzata purtroppo neanche al 50% e parzialmente incompiuta. Interi grattacieli aspettano ancora di essere occupati, enormi parcheggi sotterranei si aprono come oscure e silenziose caverne, la stazione della Circumvesuviana è una stazione fantasma: ci sono scale, sottopassaggi, negozi, edicole, biglietteria (chiusi, ovviamente); il treno ci passa tutti i giorni più volte al giorno, ma non si ferma.
Perché non si risolve questa situazione? Immaginate che vantaggio si avrebbe per il centro storico se tutti gli uffici pubblici si trasferissero al Centro Direzionale, così come è stato fatto per il Tribunale Penale? Qui ci sono i parcheggi e gli spazi necessari, a misura d'uomo, con le macchine confinate sotto terra, grazie alla mirabile intuizione dell'architetto Kenzo Tange. Così almeno il traffico della provincia non graverebbe sul centro storico e si fermerebbe qui, in periferia. E se si aprisse anche la stazione della Circumvesuviana, anche i napoletani che già lavorano al Centro Direzionale avrebbero una metropolitana per raggiungerlo.
Pensa, Bassolino! Una soluzione così a buon mercato per problemi tanto gravi! E pensare che proprio io, che ti ho sempre avversato, ti suggerisco un sistema per fare bella figura con qualcosa di concreto, invece delle solite chiacchiere!
Ma che c'è? Non rispondi? Evidentemente il Centro Direzionale non ha la fortuna di essere nel ristretto florilegio dei quartieri di Bassolino. O forse qualcuno ha interesse a che le topaie del centro storico adibite ad uffici mantengano il loro alto valore commerciale, a dispetto di ogni logica.
Comunque, ad esser sinceri, qualcosa si muove. Pare che la NATO sarà spostata da Bagnoli al Centro Direzionale, sul luogo dove sarebbe dovuto sorgere il nuovo palazzo della Regione. E’ già qualcosa, anche se il progetto originale del Centro ne verrà stravolto. Ma perché in questo caso tanta sollecitudine? Perché in un mare di immobilismo questa sola azione fulminea e napoleonica? La risposta è semplice: si vuole liberare un'importante area di Bagnoli, quell’antico collegio "Costanzo Ciano", quella struttura avveniristica per la sua epoca (e, a conti fatti, anche per la nostra), che ebbe la sfortuna di non diventare mai operativo per essere stato occupato dagli Alleati alla fine della guerra. Sì perché il collegio, noto purtroppo al volgo come "la Nato di Bagnoli" è proprio al centro di una delle aree predilette dal nostro Sindaco, quella Bagnoli della cementificazione selvaggia pianificata dal Comune ed approvata e osannata da tutti gli utili idioti del coro. (Perché i Verdi, sempre così attenti a mettere i puntini sugli "i", non hanno stavolta battuto ciglio?).
Mi accorgo, Bassolino, di averti ancora una volta calunniato. Non è vero che fai solo chiacchiere; quando vuoi, sai fare pure i fatti. Evidentemente basta che questi siano in accordo con gli interessi tuoi e dei tuoi amici.
Peccato però che tutto il resto vada in malora. Dov'eri, Bassolino, quando i disperati, i disoccupati "storici" (come si ha il barbaro coraggio di chiamarli) davano vita ad una scena di guerriglia urbana, come non se ne vedevano dagli anni di piombo, in piena piazza Plebiscito, nella "tua" piazza, teatro delle tue feste e delle tue pagliacciate?
Ma già, dimenticavo, non è cosa che ti riguardi, Il Ministro dell'Interno Napolitano, tuo compagno di partito, ha detto che gli incidenti furono provocati da "provocatori infiltrati", senza pensare che i migliori provocatori sono la fame e la disperazione ed usando, forse per distrazione, proprio il tipico frasario usato in passato dalla bieca polizia dei governi di centro o di centro-destra.
Sono deluso, Bassolino. Da voi campioni di democrazia mi aspettavo qualcosa di diverso. Peccato soprattutto per te, che avevi un certo consenso popolare e avresti potuto approfittarne per creare qualcosa di nuovo. Ma, vedi, la realtà è impietosa: sul nulla non si costruisce nulla, se non la propria disfatta.
Povera Napoli! Hai perso pure questo re!