Paolino Vitolo, consulente informatico, webmaster, ITC 	consultant, giornalista, scrittore.Proposta indecente
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(Attualità del 31 dicembre 2010)

BattistiOrmai è notizia ufficiale, come confermato dall’ottimo sito dell’ANSA www.ansa.it: il Brasile ha negato l’estradizione del pluri-assassino  Cesare Battisti, condannato dalla giustizia italiana a quattro ergastoli per i suoi misfatti.  L’assassino (è lecito chiamarlo così, perché le sentenze che lo hanno condannato sono tutte passate in giudicato) ha ucciso parecchi innocenti, che, essendo morti, per definizione hanno finito di soffrire, ma ha anche costretto un altro innocente, Alberto Torregiani, figlio di una delle vittime, ha trascorrere il resto della sua vita su una sedia a rotelle. Il fatto che l’assassino abbia commesso i suoi delitti in nome dell’organizzazione eversiva PAC (proletari armati per il comunismo) non lo giustifica né sminuisce in alcun modo le sue colpe. Del resto lo sconcerto per questa assurda decisione presa dall’ormai ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva è stato assolutamente bipartisan: anche il PD, che è pur sempre il partito di riferimento della sinistra italiana, si è associato alla riprovazione di tutti. Peccato, Lula ha aspettato proprio gli ultimi istanti della sua presidenza per sporcare irrimediabilmente e senza alcuna possibilità di redenzione la sua immagine, già abbastanza discutibile. Comunque ”cosa fatta capo ha” e dobbiamo rassegnarci all’idea che il pluri-assassino possa festeggiare già questo capodanno in libertà, tra coppe di champagne e allegre ballerine.  E’ ovvio che il nostro governo  farà di tutto per riportare il criminale nelle patrie galere, dove dovrebbe rimanere per due vite, visto che la sua condanna è di due ergastoli. Per ovvi motivi egli potrà però rimanerci per una vita sola e durante questa, che si presume lunga e tranquilla, egli potrà mangiare a sbafo alla faccia nostra (che facciamo fatica ad arrivare alla fine del mese), potrà scrivere altri libri (tanto c’è il prestigioso editore francese Gallimard che già gli pubblica tutte le porcate) e poi, sempre alla faccia nostra, potrà magari uscire per buona condotta e godersi così una serena e prospera vecchiaia. Cosa che ben poche persone oneste riescono ad avere. Questo è quanto accadrà nella migliore delle ipotesi.
E allora, consentitemi una proposta indecente. Non facciamo tornare il pluri-assassino in Italia. Hanno detto che da noi correrebbe dei rischi: che rimanga quindi in Brasile, dove nulla di male può accadergli. Sì, nulla di male, a meno che un altro assassino, prezzolato questa volta, non vada laggiù a fare giustizia. Ma non uccidendolo, per carità; non vogliamo la morte di nessuno!  Basta che il sicario prezzolato gli spari nelle gambe e lo riduca possibilmente sulla sedia arotelle per il resto dei suoi giorni. Così potrà vivere felice e contento in Brasile, ma non a nostre spese. E potrà scrivere altri libri e potrà anche bere champagne con le ballerine brasiliane, ma sulla sedia a rotelle, come la sua povera vittima Alberto Torregiani, che per colpa sua perse contemporaneamente il padre e l’uso delle gambe quando era ancora un ragazzo.

31 dicembre 2010.

Paolino Vitolo
paolino.vitolo@fastwebnet.it


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