Questi sono alcuni tra gli articoli che ho scritto.
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Bentornato,
Santoro!
(IL MONITORE, gennaio 2003 - Pubblicato col titolo: "Stranezze
di un giornalista")
Di solito non ci occupiamo di inezie, né parliamo di nullità,
ma nel caso del sig. Michele Santoro, giornalista della RAI prima licenziato,
poi reintegrato nel posto di lavoro da una sentenza di un tribunale
della Repubblica, vorremmo fare un’eccezione, perché il
caso in questione è quanto meno singolare....
Perseguitati
dal mostro
(IL MONITORE, febbraio 2003)
Napoli, via Marina, ore 18,30 di un giorno feriale qualsiasi. Una famiglia
di anziani in auto si dirige verso il centro, o almeno cerca di farlo;
il traffico infatti è bloccato per una normale manifestazione...
A
vincere sia la pace
(IL MONITORE, marzo 2003)
L’attesa della guerra è forse peggiore della guerra stessa:
tutta la vita del “mondo occidentale”, quello – per
intenderci – che ha già dichiarato e cominciato a combattere
una difficile e insidiosa guerra contro il terrorismo, ne è completamente
sconvolta...
Anche
le pulci...
(IL MONITORE, aprile 2003)
Anche noi qui a Napoli, anche se ormai siamo ridotti ad oscura periferia
del terzo mondo, abbiamo le nostre gatte da pelare...
La
lunga strada verso la normalità
(IL CERCHIO, marzo - maggio 2003)
Gentile Signora Iervolino, nella mia precedente lettera le espressi
il desiderio, anzi la voglia, che noi napoletani abbiamo di essere normali.
Immagino che anche lei condivida questo sentimento...
Gemellaggio
Campania - Cuba
(IL MONITORE, maggio 2003)
Che il comunismo (o socialismo) applicato sia morto in quasi tutto il
mondo non ci sono dubbi. In Italia, ad esser sinceri, la presenza del
suo cadavere è più ingombrante che altrove...
S.O.S.
per Bagnoli
(IL MONITORE, giugno 2003)
Come tutte le storie di Napoli, anche quella di Bagnoli è diventata
una storia infinita. Sono passati molti, moltissimi anni da quando l’ILVA,
poi ITALSIDER, spense l’ultimo altoforno e l’ultimo laminatoio...
Balle
ed ecoballe, ovvero: ecologia a doppio senso
(IL MONITORE, luglio-agosto 2003)
Due storie campane apparentemente simili, ma in realtà profondamente
diverse, anzi opposte, ci fanno capire come la malafede di certi personaggi
“sinistri” sia non solo profonda e radicata, ma costituisca
l’unica vera molla che li fa muovere.
L'eccezione
e la regola
(IL CERCHIO, luglio-agosto 2003)
Gentile Signora Iervolino, non voglio sciuparle la soddisfazione per
l’ottimo risultato raggiunto proprio in questi giorni dal suo
Consiglio comunale: l’approvazione, dopo ben trentun anni dal
precedente, del Piano Regolatore Generale...
Blackout
di un referendum
(IL MONITORE, settembre-ottobre 2003)
Il black-out dello scorso agosto, che ha tenuto al buio per oltre due
giorni una bella fetta di Stati Uniti e Canada, facendoli ripiombare
di colpo all’epoca dei pionieri, ha risvegliato a casa nostra
il dibattito, del resto mai sopito, sulle fonti energetiche.
Guerra
santa al terrore
(IL MONITORE, novembre 2003)
Ottobre 2003. Puntuale come un incubo ricorrente, il ceffo di Bin Laden
torna a minacciare vigliaccamente la civiltà occidentale dal
comodo pulpito della televisione araba Al Jazeera...
Carlo
Fecia di Cossato
(Intervento tenuto alla conferenza su "Il dissenso nella Marina
Italiana all'otto settembre 1943" organizzata a cura dell'I.S.S.E.S.
il giorno12 novembre 2003 in Napoli)
Carlo Fecia di Cossato. Chi era quest’uomo? Domanda forse retorica
per il pubblico di questa sala, ma supponiamo di essere come quei giovani
(o anche meno giovani) la cui cultura è stata forgiata, purtroppo,
da certo qualunquistico conformismo sinistroide o, peggio, dalla televisione
e dagli altri mezzi di informazione e di spettacolo di massa...
La
"furbata" del Professore
(IL MONITORE, dicembre 2003)
Ringraziamo Romano Prodi, presidente della Commissione europea, per
la sua recente abile mossa politica. Parliamo del corposo manifesto
in sessanta pagine...
Il
Cerchio, il Diametro e la Tangente
(IL CERCHIO, dicembre 2003, pubblicato
in versione ridotta. Questa è la versione originale)
C’era una volta la Tangente. C’era tanto tempo fa, anzi
ce n’erano tante, tantissime. Oggi non c’è ne più
nemmeno una, almeno ufficialmente, anche se si dice che siano solamente
nascoste, che abbiano cambiato nome o che siano diventate semplicemente
tanto preziose da non volersi mostrare tanto facilmente in pubblico...