Paolino Vitolo, consulente informatico, webmaster, ITC 	consultant, giornalista, scrittore.Emergenza rifiuti? Rastrelli ci aveva già pensato
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("ROMA - Il Giornale di Napoli" - 27 marzo 2001)

Per apprezzare appieno questo pezzo bisognerebbe aver letto il fondo di Antonio Fiore, uscito in prima pagina del Corriere del Mezzogiorno (edizione napoletana del Corriere della Sera) il 24 marzo 2001. Per comodità dei lettori ne riassumo il concetto.
Antonio Fiore lascia intravedere tra le righe un certo compiacimento della Casa delle Libertà di fronte alle dimostrazioni di impotenza dei governi di Sinistra (centrale e regionale), nella gestione della bomba a orologeria del problema dello smaltimento dei rifiuti in Campania. E conclude dicendo che questa bomba, se la Destra andrà al governo con le prossime elezioni politiche, se la troverà tra le mani pronta a scoppiare, con il timer quasi ormai a fine corsa. Quindi - sono sempre parole di A.Fiore - gli esponenti della Casa delle Libertà dicano adesso che cosa intendono fare per risolvere il problema. Se lo sanno.

Bello il fondo di Antonio Fiore sull’emergenza rifiuti in Campania (“Tutti perdenti, prima o poi” – Corriere del Mezzogiorno – sabato 24 marzo 2001). Bello soprattutto il finale, con l’ultima frase lapidaria “Se lo sanno”, degna di una lastra marmorea, ma sprecata su un povero supporto cartaceo.
Bello – intendiamoci – dal punto di vista puramente estetico, non certo da quello semantico, visto che il messaggio che meglio riesce a trasmettere è quello della scarsa informazione dell’autore riguardo ad alcuni fatti ed episodi, da cui è scaturita la catena degli eventi che sta ora culminando nell’attuale drammatica situazione. O, per usare la bella similitudine del citato fondo, i fatti e gli episodi che hanno messo in funzione il timer che oggi sta per arrivare allo zero.
E’ vero che la ragione ha dormito per quarant’anni, ma c’è stato un momento, durato purtroppo solo un paio d’anni, in cui si è svegliata. E quel periodo di veglia della ragione coincise con il governo regionale del Polo, presieduto dal presidente governatore Antonio Rastrelli, che aveva approntato un piano operativo (sottolineo operativo) per la costruzione di un inceneritore, che avrebbe risolto drasticamente il problema dello smaltimento dei rifiuti in Campania molto prima della scadenza prevista del 2000. Piano operativo e persino completamente finanziato con i fondi dell’Unione Europea.
Ma il progetto purtroppo non poté essere attuato. Ben altre ragioni, molto più importanti delle sacrosante necessità dei cittadini della Regione, incalzavano e premevano: prima fra tutte la fregola di potere delle quaglie saltatrici mastellate, che, ribaltato un presidente vero come Rastrelli, riuscì a sostituirlo con uno come Losco (c’è qualcuno che ricorda ancora questo nome?). E così, persi i finanziamenti europei per scadenza dei termini, dell’inceneritore non parlò più nessuno, tanto meno il nuovo presidente (eletto) Bassolino, il quale, per l’innata ironia della realtà, si è visto anche appioppare il titolo di Commissario Straordinario all’Emergenza Rifiuti.
E con questo dovrebbe essere chiaro a tutti che la Casa delle Libertà non si sta “limitando ad ammirare il disastro”, ma che, quando ha avuto la possibilità di governare, lo ha fatto veramente e per il bene della comunità; e quando tra due mesi sarà la Casa delle Libertà a governare, sarà ben lieta di prendere in mano la “bomba a tempo”. Non solo essa sa quello che intende fare, ma a suo tempo ha anche dimostrato di esserne capace. Con i fatti.


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