("ROMA - Il Giornale di Napoli" - 10 maggio 2001 - pubblicato col titolo: "Sdegno e coerenza dell'onorevole")

Anch’io, preceduto da un mese buono di pubblicità e di polemiche, ho finalmente ricevuto il numero speciale della rivista di Forza Italia dedicato a Silvio Berlusconi. Pur non sentendomi un “cameriere” né un lacchè di Berlusconi, come certi lacchè e camerieri di veri e ingombranti padroni hanno voluto definire gli alleati della Casa delle Libertà, ho sfogliato la rivista con curiosità. Immagini familiari, foto di gruppo del liceo, esultanze da tifoso della squadra del cuore: quasi ci si stupisce che il Cavaliere abbia voluto pubblicare qualcosa della sua intimità, pur sapendo che una parte del pubblico avrebbe guardato a quelle immagini con implacabile livore. Ma lo stupore, quello vero, quello che lascia a bocca aperta, ci viene dalla reazione di uno dei destinatari dell’ormai famosa rivista: parliamo dell’on. Mastella, il quale non solo si sdegna, ma – cosa ancora più stupefacente – riesce a far ospitare la sua sdegnata protesta niente di meno che sul Corriere del Mezzogiorno.
Sdegno sacrosanto, ove si pensi che l’onorevole in questione è il leader di un partito dello schieramento avverso alla Casa delle Libertà; un po’ meno sacrosanto, ove si pensi che lo stesso può fregiarsi del titolo di onorevole unicamente perché eletto a suo tempo proprio come alleato di Berlusconi. O, volendo utilizzare la terminologia dell’attuale candidato leader della Sinistra, come suo “cameriere”.
Non credo che l’on. Mastella abbia la memoria così corta da non ricordare i suoi trascorsi nel CCD, ma sicuramente fa torto agli elettori e agli italiani in generale, se pensa che essi invece l’abbiano dimenticato. Dove invece egli ha perfettamente ragione è quando se la prende con l’inefficienza delle segretarie di Berlusconi; ma bisogna capirle – poverine! – con tutto il lavoro che hanno, soprattutto in campagna elettorale, avranno dimenticato di trasferire l’indirizzo di Mastella dalla rubrica degli alleati (pardon! – dei “camerieri”) a quella degli avversari politici, implacabili e soprattutto coerenti, naturalmente!