Paolino Vitolo, consulente informatico, webmaster, ITC 	consultant, giornalista, scrittore.Il video di OBL
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(IL MONITORE - dicembre 2001)

In accordo col detto millenario “E la montagna partorì il topolino”, anche l’attesissimo “video scandalo” di Osama Bin Laden, detto OBL, si è rivelato una delusione. A parte la qualità della cassetta, dove la sagoma dello sceicco terrorista è a malapena riconoscibile e così pure le sue parole (come presumiamo, non conoscendo l’arabo), il contenuto stesso, volenterosamente tradotto dagli interpreti americani, non rivela nulla che già non sapessimo. Che Bin Laden fosse colpevole di terrorismo internazionale era cosa di cui eravamo già convinti in precedenza; il fatto poi, che egli sia stato hin particolare il mandante delle stragi di New York e Washington, ci sembra francamente inessenziale. Molti di noi ne eravamo già convinti anche senza la prova del video; di contro gli arabi più o meno simpatizzanti del miliardario antiamericano non hanno mutato il loro atteggiamento scettico, poiché ritengono il video stesso come una contraffazione dei nemici dell’Islam. Il fatto è che, come avranno capito le folle numerose, che, scopertesi improvvisamente curiose di cultura islamica, hanno spazzato dagli scaffali delle librerie tutte le copie disponibili del Corano, i delitti di OBL sono così efferati e il suo comportamento così immorale, da non trovare nessuna giustificazione religiosa. Solo la lettura fondamentalista, anzi fanatica – per usare una parola più appropriata, anche se non politicamente corretta – del verbo di Maometto, può giustificare le stragi di infedeli e l’odio verso intere popolazioni, di cui OBL si è fatto promotore. E una simile aberrazione ripugna anche ai musulmani “normali”.
Una cosa è certa: il video ha fornito agli americani la prova della giustezza della loro azione e la giustificazione del loro attacco al regime dei talebani. E se questo per noi era un fatto superfluo, non lo era affatto per tutte le turbe islamiche che hanno visto crollare – non nascondiamocelo! – con malcelata soddisfazione i simboli del potere americano, in quella tragica mattina dell’11 settembre.
Siamo certi che OBL sarà catturato e giustiziato o, se non lo sarà, scomparirà nel nulla; ma questo non ci tranquillizza. Egli non è l’unico ad aver seminato l’odio e ad aver organizzato il terrore: il mondo pullula purtroppo di cellule eversive “dormienti”, che aspettano solo un ordine o un’occasione per sferrare i loro colpi micidiali.
L’unico modo per difendersi è scoprirle una per una e distruggerle senza pietà, estirpandole dal tessuto della nostra società, dal nostro mondo e dalla nostra civiltà, come degli immondi bubboni. Ne va della nostra stessa sopravvivenza. E stiamo anche attenti nell’usare la tolleranza e la comprensione, conquistate in secoli di lacerazioni e sofferenze, che rendono la nostra civiltà effettivamente “superiore”. Esse possono essere scambiate dal nemico per debolezza; e il nemico non desidera altro che approfittare delle nostre debolezze, per ripiombarci nel medio evo, da cui ci siamo faticosamente districati, e in cui egli stesso miseramente si dibatte.


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