Il 15 dicembre 2001 un rogo, provocato forse da una stufetta elettrica, distrugge a Buccino (SA) un prefabbricato, risalente al terremoto dell''80, che serviva come "struttura intermedia di riabilitazione" per psicopatici, e provoca la morte di ben 19 pazienti.

Chi sa se i diciannove poveri morti, bruciati nel manicomio, o – chiedo scusa per il termine politicamente scorretto – della Struttura Intermeda di Riabilitazione di Buccino, in provincia di Salerno, sono andati in paradiso.
Domanda lecita, ove si pensi che quei disgraziati hanno dovuto concludere una vita grama e sfortunata, con una morte altrettanto triste e drammatica. Se la giustizia non è di questo mondo, si lasci almeno agli sventurati una speranza di riscatto e di risarcimento nell’aldilà. I disabili di Buccino ne hanno doppiamente diritto, perché hanno il merito, pur se involontario, di aver fatto affiorare agli occhi dell’opinione pubblica, perennemente distratta, il dramma di migliaia di persone normali che da più di vent’anni abitano nei prefabbricati “provvisori” del terremoto. Senza contare chi vive ancora nelle baracche d’emergenza del terremoto del 1930! Perfino il presidente della regione Campania Bassolino, sconvolto dalla gravità dell’incidente, si è assoggettato ai disagi di un viaggio in spazzaneve per esternare la propria solidarietà e promettere il suo inflessibile intervento per punire i colpevoli, senza guardare in faccia a nessuno! Ne siamo veramente felici, e lo diciamo senza alcuna ironia. Magari questo sacrificio possa servire per creare almeno i presupposti per alleviare le sofferenze di tanti nostri fratelli che vivono nel degrado!
E per quanto riguarda i diciannove morti, siamo sicuri che ora sono in paradiso. Ma un paradiso musulmano, circondati da bellissime urì e da cibi e bevande celestiali; sì, il paradiso di Allah, che certamente, essendo un dio, non può dimenticare che in fondo quei poverini sono morti anche perché, invece di fare le case per i senza tetto e gli ospedali per i disabili, spenderemo tanto bel denaro pubblico per erigere una splendida moschea a Ponticelli, provincia di Napoli, regione Campania.
Insc’Allah, vale a dire: sia fatta la volontà di Dio.