Paolino Vitolo, consulente informatico, webmaster, ITC 	consultant, giornalista, scrittore.Festa di protesta
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(IL MONITORE - settembre-ottobre 2002)

La democrazia è un’utopia o, meglio, nel senso matematico del termine, un limite. Un limite è qualcosa cui ci si può avvicinare indefinitamente senza mai raggiungerlo, anche se il tendere ad esso è praticamente inesorabile. In Italia forse ne siamo più lontani rispetto a quanto avviene in altri paesi, non perché le formule e le regole della democrazia non siano sancite e compiute, ma perché alcuni atteggiamenti mentali e la necessaria maturità civica, che ad essi si accompagna, sono ancora allo stato embrionale. Una delle basi su cui poggia uno stato democratico è l’alternanza del potere: il cittadino deve essere libero di scegliere tra due o (poco) più schieramenti, sforzandosi egli stesso di non essere “tifoso” di uno solo di essi e di riuscire a dare il governo del Paese anche all’altro, ove si accorga che quello che riscuoteva le proprie simpatie abbia in qualche modo deluso le aspettative. In questo meccanismo il ruolo dell’opposizione è fondamentale: essa deve sforzarsi, in maniera costruttiva, di correggere e nello stesso tempo coadiuvare l’azione del governo in carica, proprio perché sia la maggioranza che l’opposizione dovrebbero avere un obiettivo in comune: il bene del Paese.
Questo ruolo in Italia è completamente assente; forse l’opposizione teme che, coadiuvando pur con critiche e rampogne l’azione del governo, possa fargli fare bella figura. Quindi il cittadino, ritenuto evidentemente stupido e ignorante, non saprebbe più scegliere il partito giusto e il governo in carica si troverebbe ingiustamente premiato dal lavoro dei suoi oppositori. Per questo gli ultimi mesi di attività parlamentare sono stati tutti caratterizzati da una gazzarra della sinistra, che, senza proporre nulla, si limita ad inveire contro tutte le azioni della maggioranza, impedendo di fatto al cittadino di valutarne la bontà o l’insufficienza. Leggi obiettivamente buone e giuste, come quelle sulla legittima suspicione o sulle rogatorie internazionali sono state avversate a suon di sberleffi, perché favoriscono, oltre che 55 milioni di cittadini italiani, anche il cittadino Berlusconi, che – non dimentichiamolo – proprio per la sua posizione politica è stato ed è oggetto di vere e proprie persecuzioni da parte di certa magistratura indegna di questo nome.
La mancanza di un’opposizione costruttiva è stata notata anche dal popolo, che ha avuto la sensazione che la sinistra sia giunta all’ultima spiaggia. Per questo lo spazio lasciato vuoto dai politici di professione è stato occupato dai “girotondi” e dalle “feste di protesta”, come quella del 14 settembre, per la cui organizzazione sono stati mobilitati ingenti mezzi. Avete provato a visitare il sito internet della festa: www.centomovimenti.it ? Io l’ho fatto e ho potuto notare una notevole organizzazione e un notevole dispendio di energie. Peccato che queste non siano state utilizzate per il bene del Paese, ma solo per cercare di attaccare il nemico numero uno, il presidente Berlusconi, che come minimo ha il merito di aver fatto compattare questa accozzaglia di squallidi figuri. Peccato anche che tutti quelli che si stringono intorno al mucchio, rappresentato dal sito di cui sopra, siano personaggi di una certa levatura e fortuna, che non possono essersi accorti dei benefici che la nazione (quella che suda e lavora, naturalmente) ha ricevuto in un anno di governo dell’odiato Berlusconi. Per quel che mi riguarda io posso elencarne tre: ho donato un appartamento a mia figlia spendendo una manciata di lire invece delle decine di milioni che avrei pagato solo un anno fa; sono andato a credito di imposta IRPEF perché la casa in cui abito non è più tassata; mia suocera, casalinga pensionata, ha visto crescere la sua pensione dalle vecchie 700.000 lire dell’anno scorso ai 512 euro di oggi.
Per concludere, quando mi sono collegato al sito internet di cui sopra, ho cercato di mandare una e-mail a quei signori per esortarli garbatamente a lavorare per qualcosa di utile, ma non mi è stato possibile. Gli indirizzi di posta elettronica sono pressoché assenti e quei pochi che ho trovato non funzionano. Alla faccia della democrazia!
E buon divertimento alla festa … di protesta!


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